Positano        Praiano        Furore      Conca dei Marini    Amalfi           Atrani          Agerola           Ravello          Maiori            Minori          Cetara            Scala       Vietri sul Mare   Tramonti
MENU

» Positano
» Praiano
» Furore
» Conca dei Marini
» Agerola
» Amalfi
» Atrani
» Ravello
» Scala
» Maiori
» Minori
» Tramonti
» Cetara
» Vietri sul Mare
»
»

»
»
»
»
»

INFO



SERVIZI

» Siti di interessi, info Positano

» Aggiungi la tua struttura

» Web Designer, creazioni siti web


Design by Gio&Vi

TRAMONTI
» Informazioni

» Numeri utili

» Alberghi

» Ristoranti

» Agriturismi

» Bed & Breakfast

» Pensioni & Case vacanze

» Meteo Tramonti

    Il nome originario di Tramonti era "Erra Tramonti", battezzato cosi' probabilmente dai suoi primi abitanti, come si afferma nella "Cronaca Amalfitana", prende il nome dalla configurazione del luogo in cui e situata, circondata, incastonata da monti com'e, "intra montes", terra tra i monti. Secondo lo storico Filippo Cerasuoli, quando i Romani dopo dure battaglie, sconfissero i Picentini, questi, da dove era l'Antica Reghinna per sfuggire ai nemici, si rifugiarono tra i monti, e vi edificarono i primi insediamenti, propriamente nella conca che successivamente chiamarono Tramonti. Tramonti, secondo il Cerasuoli avrebbe avuto origine da questi Picentini, mescolati ad Etruschi e ad altri popoli. Secondo lo storico Matteo Camera, invece l'origine di Tramonti sarebbe da attribuirsi ad un gruppo di romani.
Secondo il cronista Andrea Mola di Tramonti, Picentini e Romani che avevano fondato Scala ed Amalfi, per sicurezza, sul lato occidentale fondarono Cesarano, dove essi avrebbero potuto trovare ospitalita e protezione, cosi ebbe origine il primo villaggio di Tramonti, Cesarano, la cui fondazione si fa risalire al IV-V secolo a.C.. Tramonti ebbe il suo massimo splendore ai tempi della Repubblica Marinara di Amalfi, che particolarmente nei secoli X-XI fu una delle piu attive e prospere citta marinare d'italia. Non possiamo spiegarci tanta grandezza se consideriamo la citta di Amalfi separatamente, senza inquadrarla nel contesto di tuffi i paesi della costiera. "Amalfi arrivo allo splendore della sua grandezza attraverso un lungo travaglio di prove, di lotte, di vittorie, cui contribuirono le varie forze limitrofe", Tramonti ha avuto una parte importante nel sorgere della Repubblica Amalfitana, per cui la troviamo coinvolta, insieme con le popolazioni rivierasche, ne!la difesa della citta contro il longobardo Arechi Il, come pure nelle alterne vicende contro l'ambizioso Sicardo, fino a quando Amalfi, liberandosi dal dominio del Duca di Napoli, il lo dicembre dell'anno 839, con la proclamazione della Repubblica, comincio quella gloriosa ascesa che la porto ad essere una grande potenza marinara per piu di tre secoli. Tramonti, come del resto gli altri centri della costiera, oltre ad aver contribuito alla grandezza della Repubblica Amalfitana, usufrui anche dei suoi traffici, del suo commercio e delle sue ricchezze per il proprio sviluppo.
Si spiega cosi’ il il grande numero di chiese ivi esistenti, di monumenti, la presenza di tante famiglie nobili, il numero straordinario di tanti uomini illustri, senza collegare cio all'antico splendore della Repubblica Amalfitana. Fra le famiglie nobili ricordiamo in particolare le famiglie Geta, De Maio, Fontanella, Giordano, Marciano, Palumbo, Conte, Cesarano, Romano, Pisacane, Citarella, Fierro, De Rosa, Vitagliano, Pisano. Tramonti ha avuto molti uomini illustri che si sono distinti in vari campi, vescovi, cronisti, avvocati, giudici, notai, ammiragli, pittori, consiglieri di Principi e Re. Nell'assalto che i Normanni insieme con i Salernitani, sotto il comando di Ruggiero il "Normanno", mossero contro la Repubblica di Amalfi, Tramonti combatte’ valorosamente contro le forze avversarie con la guarnigione della fortezza o Castello di Montalto. Soppraffatta questa fortezza, cadde pure il Castello di Ravello ed avvenne cosi la resa definitiva della Repubblica Amalfitana che nel 1127 venne sottomessa al dominio dei Normanni. Con il dominio dei Normanni, comincio il periodo oscuro di Amalfi ed anche la grandezza e l'importanza di Tramonti e degli altri paesi della Costiera ando’ diminuendo. Dai Normanni, il Ducato di Amalfi passo’ agli Svevi nel li 97 poi agli Angiomi con Carlo i nel 1 266, e, successivamente, agli Aragonesi con Alfonso I nell 442. I suoi abitanti furono dichiarati nobili dal Re di Napoli Ferrante I d'Aragona, in segno di gratitudine per il soccorso prestato e l'ospitalita con cui lo stesso Re fu accolto a Tramonti
dopo la sconfitta di Nola (1460). La costruzione del castello di S. Maria la Nova, insieme all'altro castello di Chiunzi nel 1453 si deve a Raimondo Orsini, principe di Salerno e duca d'Amalfi, con il permesso di Alfonso il Magnanimo. E divisa in tredici frazioni: Pucara, dove nella chiesa parrocchiale di S. Maria Maddalena si ammirano quadri di Luca Giordano e dove si puo ancora ammirare il Conservatorio di San Giuseppe, fondato nel 1676, e noto per essere il luogo di nascita del Concerto, il celebre liquore; Novella; Paterno Sant'Elia; Figlino; Pietre; Capitignano; Corsano; Campinola, dove nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista e possibile ammirare la stupenda pala d'altare raffigurante la Madonna tra San Giovanni Battista, San Francesco che presenta il donatore Francesco Telese, e angeli musicanti (1608), opera della maturita di Ippolito Borghese, pittore umbro nativo di Sigillo; Polvica, centro amministrativo del territorio, che ospita un convento francescano fondato nel 1474 con l'annessa chiesa, nella quale e possibile osservare i sepolcri marmorei di due insigni prelati originari di Tramonti: Ambrogio Romano, vescovo di Minori, e Martino de Majo, vescovo di Bisceglie; Gete, dove e d'ammirare la chiesa rupestre consacrata al culto di San Michele Arcangelo; Ponte e Cesarano, dove nella chiesa parrocchiale era possibile venerare l'insigne reliquia dell'intero braccio con mano di San Trifone, meno una parte del dito mignolo.