Scala e’ ad un passo dei Monti Lattari, si
affaccia sulla Valle del Dragone a 360 metri di altitudine
presso Ravello, fu fondata nel IV secolo d.C. dai romani
naufragati mentre si recavano a Costantinopoli. Partecipo' alle
vicende della Repubblica Amalfitana e, come molti altri paesi
della Costiera Amalfitana, raggiunsero con essa il suo massimo
splendore concretizzatasi con un grande numero di chiese e di
strutture. Ma la rivalitа con Ravello e i saccheggi operati dai
Pisani nel XII secolo la facero ben presto decadere. Il Duomo
dedicato a San Lorenzo e' il suo monumento piu' notevole: la
chiesa primitiva in stile romanico fu rifatta nel Seicento, ma
conserva il portale originario. All'interno, un pulpito decorato
a mosaico, un gruppo di pregevoli sculture in legno del Duecento
sull'altare maggiore, raffigurante un Crocifisso, la Vergine e
San Giovanni. Da Scala, piacevolissime passeggiate a piedi
potranno condurvi a Santa Caterina, Campoleone, Campidoglio,
Atrani, Minuto e Pontone, dei piccoli borghi che costituiscono
l'insieme del comune. Gli insediamenti sono di epoca medievale,
e lasciano intravedere qua e lа la loro origine, ora
nell'impianto urbanistico, ora in quanto rimane di quello che fu
un ricco patrimonio di edifici religiosi e civili : le Chiese di
San Pietro a Campoleone, di San Giovanni Battista e
dell'Annunziata a Minuto. Nella frazione di Pontone meritano una
visita la Chiesa di San Giovanni Battista, i ruderi di quella di
Sant'Eustachio, e la Torre dello Ziro che protende verso il mare
e che spazia su Amalfi e Atrani. Il visitatore di questa antica
e nobile localitа, ricca d'arte e di cultura, o l'amante di
trekking, in questo luogo potrа ammirare paesaggi inconsueti.
Chi vuole trascorrere alcune ore in maniera diversa potrа
programmare un breve itinerario tra i monti di Scala. Un
possibile itinerario и: Scala centro - Campidoglio - Punta
d'Aglio. Per chi si munisce di apposita autorizzazione del
Ministero Agricoltura e Foreste, rilasciata dall'Azienda di
Stato con sede a Caserta, potrа continuare per Pogerola (comune
di Amalfi) attraversando la Valle delle Ferriere (localitа
Tavernale). Punto di partenza di questa nostra escursione e' a
Largo Vescovado, dominato dalla splendida cattedrale dedicata a
S.Lorenzo.
Ci lasciamo allo spalle la preziosa fontana settecentesca di
Piazza Municipio e , con passo tranquillo, ci avviamo attraverso
Via Campidonico. Nel primo tratto della via pedonale contiamo
ben 400 gradini, ma il leggero affanno viene compensato dal
sublime paesaggio sottostante: le casette aggrappate alla
montagna, i terrazzamenti coltivati a vigneti e a limoneti ben
curati dai contadini. Alle nostre spalle Ravello protesa sul
mare, sembra guardarci, e si fa ammirare, mentre il sole si alza
nel cielo. Alla sommitа del percorso si presenta una
biforcazione e svoltiamo sicuri verso sinistra percorrendo per
intero via La Rossa.
Facciamo una breve e fuggevole sosta per ammirare dall'esterno
la Chiesa dell'Annunziata. Al termine di questa pedonale
incontriamo un breve tratto di strada rotabile (via Bottega)
della frazione Campidoglio, da qui proseguiamo verso via
Acquacciola. Abbandoniamo l'abitato di Scala e ci "immergiamo"
nella macchia verde di Punta d'Aglio, dove un rimboschimento di
conifere tonifica il corpo e lo spirito. La veduta и splendida:
Amalfi e Atrani appaiono sotto il nostro sguardo, maestose ed
ammalianti. Ma se il mare in lontananza esercita il suo influsso,
a nord enormi masse rocciose danno il senso compiuto della
maestositа dei Monti Lattari. Qui ha termine il nostro
itinerario. Non и possibile continuare la nostra escursione
campestre nella Valle delle Ferriere perchи occorre avere il
permesso di attraversamento della zona, essendo l'area sotto
tutela del Ministero dell'Agricoltura. E' un vero peccato non
poter proseguire perchи la riserva della Ferriera и uno dei
luoghi piщ interessanti dal punto di vista naturalistico della
Costiera Amalfitana, dove flora e fauna dominano incontrastate.
Infatti quм и possibile ammirare una rarissima varietа di felce
bulbifera (Woodwadia Radicans), mentre alle alte quote
volteggiano i falchi. |