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ATRANI
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La storia di Atrani corre parallelamente alla
storia della vicina Amalfi e molte ricche famiglie vi
sceglievano la propria residenza. I duchi della Repubblica
Amalfitana prendevano carica presso la chiesa di San Salvatore
de Birecto, questa chiesa nacque nel decimo secolo e conserva
una bellissima ed antica porta di bronzo donata dal ricco
mercante Pantaleone Viarecta, la porta di bronzo fu fusa a
Costantinopoli nel 1087.
Atrani fu saccheggiata nel 1135 e nel 1137 dai pisani,
successivamente il re Manfredi vi trasferì una colonia di
saraceni, i quali furono scacciati dal successivo re Carlo
D'Angio'. In ringraziamento per l'allontanamento della comunità
mussulmana, gli atranesi consacrarono la chiesa dell'antico
castello a Santa Maria Maddalena, loro protettrice. La Chiesa fu
ristrutturata ed ampliata nel 1753, poi nuovamente restaurata
con alcune modifiche nel 1852, dalla cui data conserva la forma
attuale. Il famoso filosofo tedesco Walter Benjamin, in visita
in Costiera Amalfitana nel 1924, ne fu particolarmente colpito e
cosi la descrisse:"La curva scalinata barocca in leggera salita
verso la chiesa. La cancellata dietro la chiesa. Le litanie
delle vecchie all'avemaria: propedeutica alla prima classe del
trapasso. Se ci si gira la chiesa confina, come Dio stesso, col
mare. (...) Vicoli come canali di ventilazione. Nella
piazza del mercato una fontana. Verso sera, donne ai suoi bordi.
Poi solitaria. Un gorgogliare arcaico." Tra la piazzetta e lo
stradone, in una delle abitazioni sottostanti la strada rotabile,
nacque e visse il celebre "Masaniello", Tommaso Aniello de Fusco
che guidò l'insurrezione contro gli spagnoli nel 1647 e fu
nominato "capitano del popolo napoletano". Masaniello era figlio
di "Ciccio di Minori" e di Antonia Gargano di Atrani. Poco
distante alla piccola chiesa di Santa Maria del Bando, immersa in
una ricca vegetazione sul versante orientale del monte Aureo, e
collocata una suggestiva Grotta detta di Masaniello, perchè in
essa si sarebbe rifugiato il famoso rivoluzionario.
Atrani è il comune d'Italia più piccolo per estensione,
attualmente è l'unico paese della Costiera Amalfitana a
conservare tutta la sua caratteristica di antico paesaggio e
borgo di pescatori, isolata dal traffico e ben lontana da sfregi
edilizi e dal turismo di massa. Caratteristici i suoi
ristorantini dove si possono degustare degli ottimi piatti a
base di prodotti di mare freschi pescati la mattina stessa sul
posto. Infine, la sua piazzetta dall'antica fontana è
recentemente preferita a quella di Capri da alcuni celebri
intellettuali in vacanza ad Amalfi, per la sua autenticità
immutata nel tempo. |
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